- Natura dei dati e delle dashboard: come cambia l’approccio ai dati
- Approccio e strumenti di Google per la gestione dei dati
- Modello unificato di tracciamento e di lettura dei dati
- Nuove forme di approccio ai dati e modelli di reportistica
- Come gestire il passaggio a Universal Analytics a Google Analytics
Approccio e strumenti di Google per la gestione dei dati
Google Analytics è senza dubbio lo strumento di web analytics più utilizzato nel mondo occidentale.
Qualunque sia il settore nel quale si opera, per tutte le tipologie di aziende, prendere decisioni basate sui dati è di fondamentale importanza sia per individuare opportunità e trends che per evitare inutili dispersioni di budget e di risorse.
Per semplificare il processo di implementazione di raccolta dei dati e di lettura degli stessi, l’universo degli strumenti offerti da Google si è arricchito negli anni con l’arrivo di:
- Google Tag Manager (GTA): piattaforma che permette la gestione centralizzata di tutti gli script da inserire all’interno di un sito web.
- Google Data Studio (GDS): piattaforma di visualizzazione dei dati. Mediante GDS ci si può interfacciare con diverse fonti di dati (Google Analytics, Excel, CRM) e creare dashboard specifiche pensate per ciascuna divisione aziendale.
- Google BigQuery: parte della Google Cloud Platform, rappresenta una data warehouse on demand, nella quale è possibile caricare enormi quantità dati organizzati in tabelle e interrogare gli stessi sfruttando la potenza infrastrutturale di Google.
- Google Search Console (GSC): piattaforma che restituisce dati molti utili ai fini SEO per analizzare la visibilità di un sito (keyword, posizione media, CTR e Click) e i problemi che il crawler di Google incontra nella scansione del sito stesso. Google Search Console da alcuni anni è completamente integrata all’interno di Google Analytics.
La complessità di tracciamento attuali, dovuta soprattutto al moltiplicarsi dei dispositivi e dei touchpoint che gli utenti hanno con un sito, hanno portato Google a lanciare Analytics 4, che da Luglio del 2023 sostituirà completamente la versione attuale di analytics.
Il cambiamento al quale andiamo incontro non è banale, con il passaggio ad analytics 4 si passerà da un tracciamento basato sulle sessioni di navigazione ad uno basato sugli eventi (ossia sulle azioni che gli utenti compiono in pagina).
Modello unificato di tracciamento e di lettura dei dati
Tracciare tutto come evento vuol dire da un lato abbandonare le metriche alle quali siamo storicamente abituati, quali le page views, il bounce rate, ecc.
Dall’altro lato invece permette finalmente di avere un unico ambiente di tracciamento per tutte le proprietà gestite da un’azienda. Ad oggi, ad esempio non esiste una versione di Google Analytics che permetta di tracciare in un’unica piattaforma le performance del sito web e dell’APP.
Per le app lo abbiamo a disposizione diverse soluzioni, ultima e più diffusa Google Analytics per FireBase, che però restituisce metriche ben diverse da quelle utilizzate per la navigazione on line.
Questo fondamentalmente perché le azioni da tracciare sui 2 diversi touchpoint sono molto diverse: screen view, app usage, ecc.
Con Il tracciamento per eventi di Google Analytics 4, si ha invece la possibilità di tracciare nello stesso evento azioni che riteniamo essere uguali e/o simili indipendentemente dal contesto nel quale si verificano.
Detto in altre parole, possiamo creare un evento, dargli il nome che più riteniamo idoneo (session start, interazioni social, transazioni) e richiamarlo dai vari dispositivi a seconda dell’azione che l’utente compie.
Naturalmente ad ogni evento possono essere associati n. informazioni chiamate “event parameters”.
I parameters sono da intendersi allo stesso modo delle “dimension” che già conosciamo di universal analytics.
La differenza principale è che nell’attuale Google Analytics le “dimesion” sono già mappate per tipologia di evento, es: l’evento transazione è associato con le dimensioni id_ordine, valore della transazione, nome del prodotto, brand, ecc.
Con Analytics 4 viviamo in un ambiente molto più fluido. Ogni volta che si crea un evento bisogna decidere quali event parameters associargli. Attenzione pero: la maggiore libertà implica una fase di analisi iniziale più attenta, ma con la possibilità di poter tracciare quello che decidiamo essere uno stesso evento su una moltitudine di dispositivi, compresi tutti i prodotti che ricadono nell’internet of Things.
Nuove forme di approccio ai dati e modelli di reportistica
La maggiore libertà di configurazione implica un setting specifico per ogni sito. Da qui si evince che chiaramente le dashboard standard dell’attuale versione di Google Analytics saranno molto meno numerose. Ad esse verrà sostituito l’”Analysis Hub”, attraverso il quale sarà possibile interrogare i dati in modo più flessibile, costruendosi da soli le query di interrogazione attraverso un’interfaccia user friendly.
Si passa quindi da report e viste preimpostati a dashboard altamente personalizzate che richiedono però una maggiore competenza tecnica iniziale.
Ai dati raccolti, Google Analytics 4 affianca i dati “predittivi”. Attraverso il machine learning, Google analytics 4 è in grado di identificare i trend di settore relativi ai prodotti e/o alle audience e fornire importanti informazioni al team marketing.
Come mission quindi Google Analytics 4 si prefigge di essere sempre più uno strumento di analisi e di misurazione dei dati, demandando la visualizzazione degli stessi all’utilizzatore, sia attraverso l’Analytics hub che mediante l’integrazione con Google Data Studio o Google Big query.
Il setting di Google Analytics 4 richiede una maggiore attenzione in fase di analisi e una maggiore competenza in fase di organizzazione degli stessi in strutture funzionali agli obiettivi delle analisi.
Come gestire il passaggio a Universal Analytics a Google Analytics 4
Google ha annunciato sul suo blog ufficiale che il passaggio definitivo a Google analytics 4 avverrà il 1 luglio del 2023. Come abbiamo avuto modo di dire, le 2 piattaforme restituiranno dati molto diversi tra di loro, per arrivare preparati al passaggio ed evitare qualsiasi perdita di dati, il workflow che consigliamo è il seguente:
- Installare subito, in parallelo all’account attuale di Universal, Google Analytics 4. Così da capire come le 2 tipologie di dati si relazionano tra loro
- Esportare i dati di Google Analytics attuale
- Preparare delle dashboard di lettura dei dati estratti, in modo da conservarne anche la consultazione storica. Per farlo si può pensare di sfruttare Google Data Studio o meglio ancora Google Big Query, oppure affidarsi a soluzioni sviluppate su misura.
- Esercitarsi continuamente nel confronto dei dati restituiti dalle 2 piattaforme, in modo da far evolvere il datalayer pensato per Google Analytics 4 e capire esattamente quali informazioni tracciare in relazione a ciascun evento
Google ha annunciato che dopo il passaggio, Google universal analytics non sarà più raggiungibile, quindi è opportuno iniziare da subito, sia per non perdere dati ma anche per avere la consapevolezza di come poter effettuare successivamente analisi Year Over Year.
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