La formazione di un SEO è un percorso affascinante che richiede molto impegno e dedizione, oltre a una buona dose di curiosità e un forte spirito di osservazione. Soprattutto agli inizi, per chi non ha mai avuto modo di approcciarsi alla SEO, le difficoltà possono sembrare insormontabili, ma con perseveranza e voglia di mettersi in gioco si possono raggiungere dei buoni livelli anche senza avere grosse competenze di base.
Partiamo dal presupposto che una buona formazione SEO di base è utile non solo a chi intende costruirsi un futuro in questo settore, ma anche a chi ha già una lavoro, e che dovendosi interfacciare quotidinamente con esperti, referenti di agenzie SEO, sente la necessità di saperne di più per recepire al meglio le indicazioni e linee guida e ottenere il massimo dalla loro consulenza: proprietari di piccole aziende che intendono dare visibilità ai propri prodotti/servizi, liberi professionisti in cerca di visibilità online, professionisti del marketing digitale, ognuno ha le sue buone ragioni per intraprendere un percorso di formazione SEO e acquisire il giusto set di competenze per ottenere un boost di visibilità nel proprio settore!
Per chi invece ha appena terminato gli studi e deve affacciarsi per la prima volta al mondo del lavoro, un percorso formativo nella SEO è un’opportunità unica per acquisire degli skill molti richiesti sul mercato, sia da parte delle aziende che delle agenzie, e quindi per trovare lavoro più facilmente.
Ma da dove partire per iniziare ad acquisire competenze SEO?
Per chi cerca soltanto un’infarinatura di base, un corso di formazione in marketing digitale che presenta anche dei moduli sulla SEO potrebbe essere un modo semplice ed economico per apprendere i concetti teorici fondamentali e iniziare a conoscere gli strumenti che gli specialisti SEO utilizzano quotidianamente per orientare il proprio lavoro.
Chi invece vuole intraprendere un percorso più completo e professionalizzante, deve necessariamente intraprendere un cammino articolato che richiederà l’acquisizione e l’affinamento di 3 macrotipologie di competenze
- Competenze tecniche: conoscenza dei principi base della SEO (tecnica e contenutistica), delle piattaforme CMS e dei tool SEO
- Competenze trasversali: principi di marketing, comunicazione e copywriting applicati alla SEO
- Capacità di adattamento: flessibilità e capacità di trovare nuove soluzioni e adattarsi alle novità dei motori di ricerca, propensione al lavoro di squadra e buone doti di organizzazione.
Volendo approfondire ulteriormente, le tappe fondamentali di un percorso completo di formazione SEO devono prevedere quindi i seguenti step:
- Imparare le basi della SEO
- Conoscere gli strumenti SEO chiave
- Coltivare e praticare le proprie abilità SEO
- Sviluppare un portfolio di progetti SEO
- Fare rete per creare connessioni di marketing
- Come iniziare la propria carriera nella SEO
Imparare le basi della SEO
Il primo passo per una buona formazione SEO è sicuramente acquisire le competenze tecniche fondamentali di cui un esperto SEO ha bisogno; per poter approfondire questi aspetti è necessario avere almeno un’infarinatura di base di HTML e CSS, e se possibile qualche nozione di programmazione e java script.
Le altre tipologie di competenze, invece, meno tecniche e più strategiche, possono essere acquisite partecipando a un corso SEO anche se necessitano di essere affinate nel tempo attraverso l’esperienza diretta sul campo e il continuo confronto con le diverse problematiche poste dalla SEO.
Per quanto riguarda le competenze tecniche di base, in verità non è mai stato così semplice come negli ultimi anni trovare delle fonti di apprendimento: con una semplice ricerca su Google si possono trovare ottime risorse gratuite offerte da diversi magazine digitali specializzati nel search marketing, agenzie SEO e altre realtà online operanti nel settore.
Tra queste anche molte risorse ufficiali offerte dagli stessi motori di ricerca; nella sezione dedicata ai Developers di Google ad esempio sono disponibili numerose guide per acquisire le nozioni SEO fondamentali.
Chiaramente non basta conoscere le nozioni di base per diventare un professionista della SEO.
I comportamenti degli utenti cambiano e con loro anche le modalità di presentazione dei risultati dei motori di ricerca. Google aggiorna costantemente il proprio algoritmo, basandosi su nuove metriche che seguono le evoluzioni della tecnologia e delle modalità di ricerca.
Si leggono periodicamente annunci ufficiali da parte di Google riguardanti interventi strutturali sugli algoritmi (i cosiddetti “core update” tanto temuti dai SEO), che modificano sensibilmente sia la composizione dei risultati e quindi il ranking, che le modalità di visualizzazione degli stessi.
Di conseguenza, le tecniche SEO che funzionavano bene pochi anni fa potrebbero già essere obsolete oggi.
Gli esperti SEO devono quindi aggiornare continuamente il loro bagaglio di conoscenze e le loro metodologie, adattandosi alle innovazioni apportate dai motori di ricerca e apprendendo nuove competenze per stare al passo con le best practice.
Alcuni esempi possono essere la crescita della ricerca vocale, che sta già avendo un effetto di trasformazione visto che una parte significativa delle ricerche effettuate su Google è ora costituita da ricerche vocali.
Altro trend recente, riguarda Il modo in cui vengono visualizzati i risultati nelle prime posizione: la prominenza dei knowledge box, dei risultati multimediali (video) e dei People Also Ask, sta avendo un effetto rivoluzionario sulla pianificazione delle attività SEO e sulla scelta delle aree semantiche da presidiare.
Non dimentichiamo inoltre che da anni ormai si sta perpetuando un cambiamento epocale nelle modalità di ricerca degli utenti: il passaggio dalla ricerca desktop a mobile, fenomeno che sta avendo delle ripercussioni importanti su tutte le strategie SEO.
Conoscere gli strumenti SEO chiave
La SEO non è solo ricerca e posizionamento delle parole chiave. Creare e ottimizzare efficacemente i contenuti di un sito è un lavoro meticoloso e articolato che richiede competenze multidisciplinari e un approccio molto pragmatico: è importante tener conto ad esempio dei diversi intenti di ricerca che sottendono una query, in base ai quali cambia anche la composizione dei risultati di Google; delle peculiarità delle piattaforme CMS che presentano ognuna i suoi punti di forza e di debolezza sul piano SEO;
Esistono inoltre delle “sottodivisioni” della SEO che si rivolgano a contesti diversi dai classici risultati organici di Google: ad esempio abbiamo App store optimization, SEO per Amazon, Youtube, Google My Business, Google shopping e tanti altri. Insomma, ovunque ci sia una classifica online di risultati basata su algoritmi con logiche naturali (quindi non a pagamento) c’è del lavoro per un SEO 🙂
Tutto ciò richiede tanto lavoro, un processo continuo di analisi, ideazione e definizione di strategie mirate per ogni obiettivo, definizione di priorità e tempistiche, applicazione delle stesse, osservazione dei risultati e follow up ciclici.
Fortunatamente, esistono strumenti che aiutano a condurre questo tipo di ricerche e analisi mirate sia per il proprio sito che per i competitor, e consentono ai SEO di sviluppare nuove intuizioni, creare, formattare e pubblicare contenuti, monitorare ciò che funziona e ciò che deve essere migliorato.
Esistono anche dei tool che permettono di automatizzare le attività più dispendiose per un esperto SEO, aumentando l’efficienza e facendo in modo che ci si possa concentrare sulla parte strategica e sulla creazione di contenuti validi per i motori.
Alcuni di questi strumenti sono offerti dai motori di ricerca stessi, come Google Search Console, Google Trends, Keyword planner, PageSpeed Insights, Test dei risultati avanzati (rich snippets) ecc.
Per sfruttare al meglio questi tools, è necessario avere una chiara consapevolezza del funzionamento dei motori di ricerca e di come il processo di ricerca si traduce in risultati sui motori: concetti come crawling e indicizzazione delle pagine, meta description, schema.org rich snippet, logiche del pay per clic e differenze con la SEO ecc.
Una volta acquisita una buona conoscenza di questi strumenti di base, si è pronti a passare a strumenti digitali di livello superiore come ad esempio Semrush, Ahrefs, ScreamingFrog, che sono appositamente progettati per aiutare a condurre analisi SEO avanzate sia sulle parole chiave, per individuare i migliori termini di ricerca per i propri contenuti, sia per l’analisi dello scenario competitivo e dei psosizionamenti..
Con Ahrefs, o Semrush ad esempio, è possibile esplorare le aree semantiche di un determinato settore al fine di individuare le parole chiave più rilevanti e analizzare la composizione delle SERPS (search engine results page) in base alla tipologia di ricerca. Si può inoltre avere una panoramica approfondita di tutti i fattori di ranking e i backlink alle pagine del proprio sito web, individuare parole chiave correlate, analizzare i contenuti e la SEO dei concorrenti e tanto altro.
In definitiva, esistono strumenti per quasi tutti i processi e le esigenze SEO.
Di seguito altri esempi (ma ne esistono davvero tanti attualmente in commercio)
- Screaming Frog per analizzare la struttura di un sito e rilevare tutte le possibili problematiche di indicizzazione tecniche e di contenuto
- SpyFu per monitorare le variazioni del traffico dei vostri concorrenti
- Also Ask / Answer the public: per definire una strategia di visibilità su argomenti correlati che trovano spazio nei box “People also Ask”
- Majestic SEO per analizzare il profilo di backlink e monitorare le metriche Off-site (Citation flow, Trust flow, topical trust flow) del proprio sito e dei competitor
- OnCrawl strumento avanzato che consente di effettuare l’analisi dei log e simulare il comportamenteo dei crowler sul proprio sito web per individuare eventuali criticità
Ultima ma non per importanza, una buona conoscenza di Excel per un SEO può rivelarsi particolarmente utile per facilitare ed accelerare diversi aspetti del lavoro, sia analitici che operativi.
Attraverso un corso SEO si possono acquisire le basi per poter conoscere e utilizzare tutti i principali strumenti SEO, anche se è necessaria poi una certa pratica e un utilizzo quotidiano per capirne a fondo tutti i possibili utilizzi e imparare ad impiegarli al meglio.
Ad ogni modo, anche se i SEO specialist non utilizzano quotidianamente tutti questi strumenti, questo elenco rende ancora di più l’idea dell’ampia varietà di considerazioni che devono essere fatte quando si lavora all’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Coltivare e praticare le proprie abilità SEO
Una volta imparato ad usare i principali tool, si è pronti a passare ad un livello di apprendimento SEO superiore, che riguarda l’apprendimento di tecniche più sofisticate di ottimizzazione dei contenuti, l’ideazione di un approccio strategico e altre skill che devono guidare il lavoro di un SEO specialist.
Il modo migliore per sviluppare questo tipo di competenze è semplicemente attraverso la pratica quotidiana. La maggiorparte del lavoro consiste quindi nel testare sul campo la creazione di nuovi contenuti SEO e nuove strutture di link interni e/o esterni e verificare ciclicamente quali di queste combinazioni portano risultati; per poter valutare i risultati chiaramente è importante essere ben organizzati, registrare e monitorare in maniera accurata tutti i singoli sviluppi e le attività che vengono effettuate, in modo da riuscire a tenere traccia di ciò che ha funzionato e cosa no.
Lavorare nella Search Engine Optmimization significa quasi sempre far parte di un team e stare a contatto con altre figure professionali. Il contatto con gli altri infatti è una parte importante del ruolo di un SEO e saper comunicare bene con tutti gli stakeholder che partecipano a un progetto non è solo un vantaggio, ma una necessità.
Altra abilità fondamentale per un professionista della materia è la capacità di realizzare contenuti testuali compatibili con le logiche dei motori di ricerca.
Anche se di solito un SEO non si occupa direttamente di scrivere i contenuti per un sito web, il suo intervento è fondamentale sia in fase preliminare, per orientare il lavoro di un copywriter e condividere le keyword e gli intenti di ricerca da coprire, sia in fase di post-produzione, procedendo a ulteriori revisioni testuali, ottimizzazioni dei titoli, abstract, redazione meta description, attributi alt, didascalie ecc.
Altro discorso invece merita la SEO tecnica, che consiste nell’insieme delle attività di ottimizzazione dell’architettura e delle performance di un sito web (es. tempi di caricamento, core web vitals, dati strutturati, internal linking, tag html, sitemap ecc): se le parole chiave e i contenuti sono il piatto forte della SEO, esistono anche altri fattori tecnici, non meno importanti che vanno conosciuti.
Si tratta di aspetti fondamentali per definire l’indicizzazione di un sito web, con l’obiettivo di facilitare il lavoro degli spider dei motori di ricerca.
Nelle realtà più grandi e strutturate queste attività vengono solitamente affidate agli sviluppatori.
Al SEO specialist spetta il compito di condividere dei documenti di ottimizzazione in cui sono segnalati eventuali errori di indicizzazione o in caso di creazione di un nuovo sito, di linee guida per assicurarsi che lo sviluppo segua le logiche dettate da Google
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In seguito all’implementazione il compito di un SEO specialist è verificare che tutto sia stato svolto nel migliore dei modi e segnalare eventuali revisioni.
Va da sé quindi che una conoscenza base dell’html, css e dei principi di programmazione è di grande importanza per poter operare nel migliore dei modi.
Se si ha la possibilità di intervenire sulla struttura di un sito web (magari su una versione di prova), nella fase iniziale di apprendimento può essere utile fare pratica provando a svolgere direttamente alcune di queste attività tecniche senza il supporto di uno sviluppatore: anche piccoli interventi come la modifica dei metatag, title, tag di enfatizzazione, canonical url, creazione di una sitemap xml, installazione di un plugin SEO che consente di ottimizzare i tempi di caricamento di riscrivere le URL ecc.
In questo modo oltre ad aver acquisito delle competenze tecniche di base, si otterrà una maggiore consapevolezza del lavoro che comporta una consulenza SEO e si possono pianificare le attività anche in base al rapporto costi/benefici di ogni singolo intervento.
Sviluppare un portfolio di progetti SEO
Per qualsiasi tipo di consulente, fornire delle prove concrete delle proprie abilità è fondamentale.
Tener traccia dei risultati ottenuti, oltre ad essere utile per ricavare degli spunti sulle future strategie SEO da mettere in atto, è importante anche per dimostrare a un potenziale cliente e/o datore di lavoro la validità delle proprie teorie e del proprio approccio strategico.
Il miglior modo per farlo è creare dei case study che dimostrano di avere acquisito una solida competenza e di aver ottenuto dei risultati tangibili: è importante illustrare brevemente ciò che è stato fatto, magari utilizzando un singolo progetto come base per la narrazione, elencare le tecniche e le strategie che avete utilizzato, le intuizioni che avete avuto e così via.
In questo modo, il vostro portfolio può raccontare una storia interessante e unica, partendo da ciò che vi siete prefissati di realizzare, dalle sfide che avete affrontato e da ciò che avete fatto per superarle.
Anche se non avete ancora avuto la possibilità di fare esperienza diretta sul campo e confrontarvi con progetti veri, il portfolio può essere arricchito da progetti svolti durante un periodo di tirocinio, o da siti e blog personali ecc.
I dati statistici sono fondamentali.
Cercate di identificare le metriche più significative per il vostro interlocutore, come la crescita delle pagine viste totali o dei nuovi visitatori YOY, l’ampliamento del target, l’incremento delle vendite, il ranking o persino un miglioramento dei tempi di caricamento delle pagine, o delle metriche offsite di domain autority.
Altro aspetto importante è la modalità di presentazione di questi dati: in genere, più dati sono meglio, ma è importante presentarli in un modo chiaro e impattante attraverso dei grafici e/o diagrammi, vanno invece evitati lunghi elenchi di numeri.
Fare rete per creare connessioni di marketing
Un vero professionista SEO non può dirsi tale se non ha sviluppato una solida rete di contatti nel mondo digital, composta da altri professionisti della stessa materia con specializzazioni/lingue diverse, professionisti del marketing digitale e del content marketing, con in quali scambiarsi informazioni, opinioni, progetti e punti di vista quotidiani sulle evoluzioni della Search Engine Optimization.
Il modo più efficace per sviluppare un ampio network nel settore è ovviamene online, attraverso il proprio sito web, in cui vengono condivisi case study, successi, esperienze, background professionale, ecc.
La creazione di una presenza online e quindi su Google, tramite la pubblicazione di articoli divulgativi è un fondamentale per qualsiasi professione oggi, e lo è in particolare modo nella SEO, dove come abbiamo visto, il primo mezzo di ricerca di informazione e confronto è Google stesso!
Esistono anche numerosi eventi di networking per chi lavora nella SEO, sia online che offline, che offrono ottime opportunità di incontrare persone e professionisti del settore. Le conferenze, i workshop e le risorse online come il Search Engine Journal possono aiutarvi a restare in contatto e in costante sintonia con il settore!
Come iniziare la propria carriera nella SEO
Per chi intende costruirsi un futuro nella SEO, una volta acquisite le competenze necessarie tramite un corso di formazione e una prima esperienza sul campo (anche amatoriale), il passo successivo e altrattanto arduo è connettersi con il mondo del lavoro e farsi assumere!
Nella maggior parte dei casi, il curriculum è il primo punto di contatto con un potenziale datore di lavoro, quindi vale la pena realizzarlo nel migliore dei modi.
Aldilà delle varie teorie stilistiche su come si può realizzare un curriculum, su cui non ci soffermeremo in questo articolo, il modo migliore per farsi notare dai recruiter è porre subito l’accento sulla propria formazione e sulle abilità ed esperienza SEO, fornendo, laddove presenti, dei numeri a supporto e delle evidenze dei risultati ottenuti, con un rimando al proprio portfolio per eventuali approfondimenti.
CORSI SEO PER AZIENDE
Chi invece ha la necessità di ampliare le proprie conoscenze SEO pur occupandosi di altro, può acquisire velocemente delle basi SEO frequentando un buon corso di formazione, meglio se realizzato da professionisti con una lunga e comprovata esperienza nel settore, in grado di orientare didattica e esperienza formativa sulle reali esigenze ed aspettative dei diversi partecipanti.
Se lavori nel team marketing di un’azienda e ti interessa formarti sull’argomento, scopri i nostri corsi di formazione SEO per aziende.
Autore
Carmine D’Ambrosio
Head of SEO
at Sembox